Touch



PREMESSA

Negli ultimi 5anni viaggiando fra l’italia, la florida, il Sudamerica, la jamaica, anche per motivi di contingenza pratica ho avuto modo di sperimentare il colore su supporti molto diversi dai miei abituali, come il legno, il vetro, il metallo, la carta. Proprio quest’ultima per caratteristiche quali l’assorbenza del colore, la scorrevolezza del pennello sulla superficie, la malleabilità alle sfumature, si è rivelata molto simile al comportamento del muro. Attratta da questo nuovo materiale, ho iniziato a sviluppare temi originali, ispirata ai luoghi che vivevo, alle genti che incontravo, alla musica che percepivo, alla danza. Avevo inoltre necessità di creare opere facilmente trasportabili, che non mi creassero problemi in aeroporto, e così sono nate le nuove opere “scomposte” su carta. Scomposte restano uniche, mentre composte redigono un’opera diversa e finita. Le misure di un unico foglio sono di 51x70 ma, l’opera completa, come nel caso della “donna del mare”, misura 103x130.
Nell’intento di raccontare ogni volta quella parte di storia che non potevo trasmettere  usando soltanto i colori ho iniziato a scrivere un vero testo sul disegno che vuole essere un racconto a più dimensioni. I miei disegni fanno parte di un racconto che scrivo e dipingo fino ad ottenere dei quadri che, posizionati insieme possono coprire intere pareti narrando una vera e propria storia.

Il primo disegno che ho realizzato su carta l’ho intitolato touch. Rappresenta il prototipo della mia idea. L’avevo creato in Jamaica  e mi aveva richiesto un mese di lavoro. Il disegno completo è su tre pannelli di carta di c.ca 70x55. All’aeroporto di Kingston, i controlli dell’immigrazione vollero che sciogliessi le corde perché mostrassi cosa contenevano i fogli, ricevetti alcuni complimenti e fin qui tutto nella norma. Arrivata a Miami feci sosta qualche ora in un terminale di cambio e, stanca dal viaggio, dimenticai i disegni nel bagno.
Una volta preso posto in aereo, quando mi accorsi di non avere i disegni con me, pensai: poco male li rifarò poi gridai : "Stop the engine: i left my work in the bathroom, down the terminal" devo aver fatto molta impressione, tanto che ricordo ancora la corsa che l’hostess fece con me giù per il tunnel, mentre rombavano i motori dell’aereo, mi accompagnò nel bagno e ritrovammo i miei touch!
Rientrata in Italia iniziai a lavorare su nuovi disegni mentre, touch incuriosiva galleristi e negozianti di arredo.
Con l’intento che restassero visivamente dei fogli di carta, feci creare due lastre di plexiglass e una cornice trasparente e i disegni furono messi come “sotto vuoto”. Contraria all’idea di venderli, accettai che fossero messi in mostra alla roche bobois di pesaro. Purtroppo il negozio fallì e i miei disegni finirono chissà dove in qualche magazzino. Interpellai immediatamente un avvocato e in poche settimane ritornarono da me.
Tutte le altre opere nascono da questa e, per me, era molto riaverla. Oggi penso che chiunque acquisterà TOUCH sarà fortunato nei viaggi e negli spostamenti. TOUCH rappresenta la casa, la stabilità, dovunque sarà!




altre opere

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Pensierino
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La donna del grande amore
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GIUSEPPINA BALZANO, PITTRICE E COPYRIGHTER
Giuseppina Balzano si è diplomata presso il Liceo Scientifico G.Marconi di Pesaro, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna e si è laureata alla facoltà di lettere e filosofia al Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo. Attualmente si occupa di scrittura e di pittura.
Opera nel settore della pittura come rappresentazione emotiva e narrativa di eventi ed emozioni legati alla vita del cliente.
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